DENTRO IL BOSCO DELL'APPENNINO

Total distance: 37717 m
Max elevation: 779 m
Min elevation: 304 m
Total climbing: 1298 m
Total descent: -1301 m
Average speed: 3.78 m/s
Average cadence:
Average heart rate:
Average temperature:
Total time: 03:53:39
Download file: Giro da Goffara Completo.gpx

DESCRIZIONE DEL PERCORSO

Città di Castello – Sentiero Italia – Cai Firenze – Città di Castello

Questo Itinerario presenta tratti di notevole bellezza ambientale, selvaggio nella parte alta del percorso, da non sottovalutare tecnicamente sia in salita sia in discesa. Tocca la località Antirata, nota per i resti di un villaggio neolitico portato alla luce da scavi dell’Università di Perugia. Raggiunto il crinale, si pedala seguendo per buona parte il Sentiero Italia fino al valico di Bocca Serriola (La Cima) dove si trova il Centro Escursionistico Naturalistico di Bocca Serriola gestito dalla Cooperativa Sociale La Rondine. Il centro costituisce anche punto tappa del Sentiero Italia. È possibile alloggiare presso questa struttura dotata di 50 posti letto e consumare cena e prima colazione. Si scende passando per un vecchio mulino ad acqua, ormai adibito a casa estiva.

Traccia: Moravio Del Gaia

Partenza: parcheggio del cimitero di Città di Castello

Dal parcheggio del cimitero di Città di Castello e prendiamo subito a sx in salita su strada asfaltata. Arrivati in cima al rettilineo, giriamo a dx in direzione Pozio. Al km 1,650 troviamo un trivio, teniamo l’asfaltata e prendiamo la seconda strada da dx, seguendo sempre i cartelli del sentiero francescano. Scendiamo un breve tratto per salire poi, dopo una curva a dx, fino alla villa del Sacro Cuore. Dopo la villa, che lasciamo sulla sx, la strada diventa sterrata e subito dopo al km 3,200 abbandoniamo la strada maestra con le indicazioni dei cartelli CAI per la Via Francigena e prendiamo una carrareccia che sale sulla sx.

Si prosegue in salita su fondo naturale tra ginestre e biancospino, che in primavera creano un incredibile spettacolo di colori e profumi. Al km 4,450 m. ci immettiamo in un’ampia strada sterrata che imbocchiamo verso dx in direzione nord. Si prosegue sulla strada maestra e al km 5,500 circa, dopo un rettilineo alla cui dx c’è una recinzione con una siepe (Salebbio), prendiamo a dx un’altra sterrata più piccola. Percorsi circa duecento metri, in prossimità di un palo di una condotta elettrica, s’intravede una traccia di sentiero single trek che parte a dx; lo affrontiamo con determinazione e lo percorriamo per un centinaio di metri fino a incrociare una carrareccia a f.n. segnalata dal CAI che imbocchiamo in salita a dx. Ancora due energiche pedalate e il percorso si appoggia. In alternativa al single trek possiamo arrivare alla fine della sterrata e prendere verso dx la carrareccia che sale da Fontecchio, ma non faremmo certo meno fatica. Poco dopo ci immettiamo in un’altra carrareccia f.n. che prendiamo verso sx. Siamo ora sul crinale (555 m.), Il fondo è sconnesso, a volte franto da solchi, che sono facilmente aggirabili. Arrivati al km 7,780 troviamo un quadrivio: lasciamo la strada maestra e prendiamo una carrareccia a f.n. a dx che inizialmente sale, poi scende nel bosco. Il fondo è terroso, a volte pietroso. Scendiamo per circa un chilometro fino a una radura, davanti a noi si presenta una ripida risalita su una traccia pietrosa, che percorriamo fino in cima. Siamo ora sul bordo di un dirupo e sotto di noi vediamo un’altra radura che dovremo raggiungere. Perciò scendiamo a sx; troviamo dei capanni di cacciatori e gabbie per richiami, li oltrepassiamo e in fondo alla discesa dobbiamo fare attenzione: osservando bene vedremo e prenderemo a dx una traccia di single trek, solcata profondamente nel mezzo, che penetra nel bosco. Qui il percorso è particolarmente difficile ed è probabile che dobbiate scendere per una cinquantina di metri. Usciti dal bosco, troviamo la radura, la costeggiamo sulla sx e alla sua fine ci immettiamo su una carrareccia a f.n., che percorriamo fino a incontrare un cancello mobile che apriamo e chiudiamo con attenzione. Continuiamo a scendere, facendo attenzione al bestiame che potremmo incontrare. Apriamo e richiudiamo il successivo cancello mobile, proseguiamo fino ad arrivare, al km 10,950, al fondovalle dove ci immettiamo sulla provinciale della Baucca. Prendiamo verso sx la strada asfaltata e dopo 500 m. superiamo il bivio per Antirata. Al km 11,680, nei pressi di alcune abitazioni, giriamo a sx per una sterrata, lasciamo delle case a dx e cominciamo a salire finché, con un paio di tornanti, arriviamo sul crinale. Il fondo stradale è buono e scorrevole, incontriamo abitazioni e coltivazioni, noi teniamo la via maestra fino a che termina presso un gruppo di abitazioni, in parte ristrutturate, precedute da una breve ma ripida salita. Qui, al km 14,750 (580 m.), imbocchiamo a dx una carrareccia su f.n. delimitata a dx da un paletto bianco e rosso. Teniamo la strada maestra finchè, al km. 15,450, incontriamo un quadrivio: ignoriamo le deviazioni a dx e sx e andiamo per il tracciato meno logico, proprio diritti davanti a noi per una ripida rampa, difficile e con fondo sconnesso. La superiamo di slancio oppure bici a mano e una volta arrivati in cima si prosegue a dx. Il percorso diventa single trek e si addentra nel bosco. Non pensate di esservi persi e continuate per questo bellissimo sentiero. Pedaliamo a lungo immersi in un ambiente splendido, verde e silenzioso; incontriamo e superiamo un piccolo rudere in pietra, poi al km 18,850, nei pressi di una casa diroccata, incontriamo l’intersezione con il sentiero 107b e 107: prendiamo quest’ultimo in direzione del Sentiero Italia. Il sentiero poco dopo si allarga e diventa carrareccia su f.n., a volte sconnessa. Seguiamo ora i segnali del CAI. Poco dopo incontriamo un cancello mobile con un cartello su cui è scritto: “attenti al toro in carica”! Questo ci allerta e ci fa’ intuire che è facile incontrare del bestiame. Apriamo e chiudiamo sia il primo sia il successivo cancello. Il fondo stradale diventa man mano migliore e a f.a. Arriviamo così a incrociare il Sentiero Italia, che in questo tratto corre lungo una sterrata. Troviamo sulla sx, in prossimità di una curva, un cartello della Comunità Montana con una semplice mappa della zona, noi prendiamo a sx verso Bocca Serriola. La strada è larga e comoda, il fondo stradale ottimo, la percorriamo fino ad arrivare al valico, dove troviamo un bar e il Centro Escursionistico Naturalistico di Bocca Serriola. Una volta arrivati non ci immettiamo nella statale, ma giriamo subito a sx per una sterrata in direzione Cai Firenze. Siamo al km 21,710. Scendiamo decisamente, lasciamo a dx il piccolo cimitero e ci dirigiamo verso le case. Le superiamo e scendiamo a sx su carrareccia a f.n. fino a un laghetto, subito prima del quale giriamo a dx. Proseguiamo fino a un campo che costeggiamo sulla sx, qui la traccia quasi scompare, per riapparire poco più avanti. Poco dopo troviamo un altro campo che attraversiamo al centro e subito dopo riprendiamo la traccia di carrareccia sempre a f.n.. Arriviamo ad un terzo campo che attraversiamo seguendo le tracce dei mezzi agricoli che ci portano a prendere un’altra carrareccia. Questa prosegue in discesa in mezzo al bosco su fondo terroso ed erboso. Dopo un po’ incontriamo i tombini di una condotta che porta l’acqua a valle. Il fondo rimane ancora accidentato finchè non arriviamo in località il Molinaccio, ora abitazione ristrutturata, che un tempo lavorava come mulino ad acqua. Lasciamo la casa a sx e continuiamo il nostro percorso, la strada diventa sterrata e poco dopo incontriamo il sentiero CAI 107b, proseguiamo in direzione Antirata. Si scende ora agevolmente e velocemente, ignoriamo a sx la deviazione per Ranchi Toschi e poco dopo anche quella a dx per Coacri. Arriviamo così nei pressi del bed and Breakfast il Borghetto di Pedana, dove la strada diventa asfaltata e subito dopo incontriamo la località di Antirata. Scendiamo sempre su strada asfaltata, superiamo la località “La Pieve” con la scuola e la vecchia chiesetta, fino a incrociare, al km. 28.590, un’altra strada asfaltata, che prendiamo in salita verso dx. La salita è costante, mai dura. Al km 30,260 superiamo il cimitero di Antirata, ignorando la deviazione per la località Anghiari a sx. Al km 30,800, dopo un tornante a dx, incontriamo e prendiamo una carrareccia su f.n. che sale sulla sx, segnata dal CAI. Il percorso inizialmente comodo e largo si restringe, proseguiamo diritti fino a raggiungere il crinale e incrociare una carrareccia su f.n. che prendiamo verso sx. Al km 31,850 siamo di nuovo al quadrivio dell’andata, questa volta prendiamo la sterrata che scende a dx. Scendiamo rapidamente fino ad arrivare al km 33,650 al fondovalle. Guadiamo di slancio il torrente Scatorbia e ci immettiamo a sx su una sterrata che rapidamente ci riporterà a Fontecchio. A Fontecchio prendiamo la strada asfaltata verso Città di Castello e dopo aver percorso 37,730 km, siamo di nuovo al punto di partenza.