TRA CORSI D’ACQUA E BORGHI
Max elevation: 908 m
Min elevation: 289 m
Total climbing: 1089 m
Total descent: -1083 m
Average speed: 3.61 m/s
Average cadence:
Average heart rate:
Average temperature:
Total time: 03:19:37
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
L’itinerario risale la bella valle del torrente Regnano fino all’abitato di Vallurbana, situato proprio ai piedi della montagna e riscende percorrendo una costola dell’Appennino fino a valle. La piccola frazione ha origini medioevali e sono ancora visibili i resti di un’antica fortificazione, dove oggi sorge un agriturismo e la chiesa romanica sulla collina di fronte. Vallurbana in passato doveva essere un importante crocevia per chi transitava dall’Appennino verso l’Alta Valle del Tevere e viceversa e i percorsi di allora sono gli splendidi sentieri che percorriamo oggi a piedi e in bicicletta.
Traccia: Raffaele Volpi, Moravio Del Gaia
Partenza: parcheggio del Palazzetto dello Sport di Città di Castello (PG)
All’uscita del parcheggio giriamo a dx in direzione dell’ospedale, superiamo la rotonda prendendo la seconda uscita, poi a circa 800 m., poco prima dell’ospedale attraversiamo la strada e prendiamo a sx una sterrata, alla prima curva andiamo a dx, poi al bivio successivo a sx, costeggiamo l’ospedale in direzione delle colline e arriviamo così a immetterci sulla pedemontana. Allo stop prendiamo a sx la strada asfaltata e proseguiamo fino ad arrivare al km 2,550 alla diga per la pesca sportiva Sampei. Prendiamo una carrareccia a dx su f.a. che costeggia la diga sul lato nord, la superiamo e ci dirigiamo verso la collina, ignoriamo la prima deviazione a sx, superiamo le case e al km 3,500, e in prossimità di una curva a dx, lasciamo la strada maestra e prendiamo a sx una carrareccia su f.n. che dopo un centinaio di metri ci immetterà su una larga strada sterrata. La prendiamo verso sx e poco dopo ancora a sx, ora in discesa sulla sterrata che scende dalla villa dei Coppi. Arriviamo così al fondovalle al km 4,650 a prendere verso dx la strada asfaltata che da Titta sale verso Pieve delle Rose. Risaliamo la valle fino al km 6,150 dove, subito prima del cimitero, prendiamo a sx una sterrata segnata come sentiero CAI 105. Superiamo il torrente Vaschi e curviamo a sx, evitiamo una prima deviazione a dx e al km 7,250 prendiamo la seconda a dx, che quasi sembra di entrare nell’aia di una casa colonica, invece passa in mezzo ad alcune vecchie abitazioni e prosegue sempre su f.a.. Al km 7,600 lasciamo la strada maestra che sale a dx e prendiamo davanti a noi una carrareccia su f.n. di terra che costeggia un campo sulla sx e alla sua dx una fila di splendide querce. La percorriamo diritti verso una casa che si vede dinanzi. Arrivati alla casa, incrociamo una sterrata che prendiamo verso dx e subito dopo un rettilineo, in prossimità di una curva a dx, prendiamo a sx in direzione di una villa. Dopo un centinaio di metri ci immettiamo in un’altra sterrata che prendiamo verso sx e scendiamo così fino a valle a incrociare, al km 8,800, la strada asfaltata che da Badiali va a Vallurbana.
Proseguiamo il nostro itinerario prendendo verso dx la strada asfaltata e risalendo la valle del torrente Regnano, una valle virente e con un sapore di antiche tradizioni rurali e montane, che via via si restringe sino ad arrivare alla graziosa frazione di Vallurbana, collocata ai piedi dell’Appennino. Abbandoniamo l’asfalto e prendiamo la sterrata che si incunea a sx tra le case, passa sopra un ponticello, scende un po’ e continua a risalire la valle. Più avanti troviamo l’indicazione di una sorgente di acqua sulfurea a dx, situata proprio nel fosso di Rogni, a circa 50 m. dalla strada. Intorno al km 15,800 cominciamo ad avere le prime avvisaglie di salita “vera” con una breve ma intensa rampa, poi la strada si appoggia un po’, incontriamo sulla dx il bivio per Rogni, dove la Comunità Montana locale allevava ungulati, noi continuiamo a salire, ora più decisamente, con tratti anche faticosi. Senza soluzione di continuità della salita arriviamo così al km 19,200 quando, in prossimità di una curva a dx, troviamo a sx una carrareccia su f.n. che si inoltra nel bosco (905 m.). Dopo un tratto iniziale di terra il fondo diventa ghiaioso e troviamo anche dei sassi instabili ai quali occorre prestare attenzione. Scendiamo tenendo sempre la strada maestra, evitiamo così la deviazione a dx del sentiero CAI 103 che porta a Parnacciano, proseguiamo nel bosco di latifoglie con prevalenza di quercia, carpino, acero e arbusti di ginepro, alternato da rimboscamenti di conifere per opera della Comunità Montana. Giungiamo così a un bivio con tabelle del CAI, noi seguiamo quello di dx che indica Passerina sentiero 103 e teniamo sempre la strada maestra. Sul crinale che stiamo percorrendo, si aprono splendidi scorci sull’Alta Valle del Tevere e le colline circostanti. Superiamo la zona chiamata Aia dei Giudei, poi la buca dell’Olmo. Al km 25,920 i segnali CAI deviano a dx, noi invece proseguiamo diritti e alla successiva biforcazione, in una radura, lasciamo la strada maestra andiamo a sx a inoltrarci nel bosco a percorrere un bel tratto di sentiero in single trek. Intorno al km 26,760 usciamo dalla boscaglia per trovarci sopra un crinale circondati da olivi e ginestre. Proseguiamo in discesa su una carrareccia su f.n. a tratti in forte pendenza, fino ad una casa gialla, poi il fondo stradale diventa a f.a. con della ghiaia grigia a grossi pezzi, alla quale occorre prestare molta attenzione. Dopo una curva a dx la pendenza diminuisce e si prosegue tra olivi e ginestre fino a incontrare una catena che aggiriamo facilmente a sx e ci immettiamo verso sx in una sterrata. Arrivati in fondo ad un viale di cipressi, giriamo verso sx seguendo i ritrovati segnali CAI del sentiero 105. Proseguiamo ora su una carrareccia di campagna in mezzo ai campi seguendo sempre i segnali CAI e adiamo a prendere la strada che scende dalla villa di Panicale: giriamo a dx e dopo poco ci immettiamo verso sx sulla strada asfaltata, che terremo fino all’arrivo. All’incrocio successivo, al km 28,960 giriamo a dx, superiamo Grumale e a quello successivo svoltiamo a sx. Superiamo la Frazione di Badiali tenendo la sx, poi la frazione di Titta. Al km 33,130 evitiamo la deviazione a sx per l’ospedale e proseguiamo diritti fino al km 34,260, dove alla rotonda prendiamo la terza uscita e dopo un rettilineo ci ritroviamo di nuovo alla rotonda che avevamo percorso all’inizio. Prendiamo la prima uscita a subito dopo siamo di nuovo al punto di partenza.